domenica 10 settembre 2006

MA CHE BELLA NOTIZIA!

CACCIA ALLE FOCHE: PARLAMENTO UE CHIEDE STOP A IMPORT DI PRODOTTI DI FOCA

DOPO GLI STATI MEMBRI ANCHE L'UNIONE EUROPEA RIPRENDA LA DISCUSSIONE SUL DIVIETO DI IMPORTAZIONE
A cura della LAV

La LAV plaude alla nuova Risoluzione del Parlamento Europeo che appoggia un divieto di prodotti di foca, e che rappresenta un passo vitale verso la fine della caccia commerciale alle foche praticata in Canada.
LAV e IFAW, che coordina la campagna internazionale contro la caccia alla foche in Canada, hanno sostenuto il cammino parlamentare con successo, ottenendo il consenso della maggioranza dei membri del Parlamento europeo affinché firmassero una Dichiarazione Scritta che chiedeva la fine del commercio di prodotti di foca: sono 368 i Parlamentari che hanno firmato la Dichiarazione Scritta n.38, che sarà ora inviata alla Commissione europea e al Consiglio di Ministri, chiedendo un divieto al commercio dei prodotti di foca.
La Dichiarazione è stata inviata da cinque Parlamentari (Carl Schlyter, Paulo Casaca, Karl-Heinz Florenz, Mojca Drcar Murko e Caroline Lucas) che rappresentano quattro gruppi politici importanti nel Parlamento; evidenzia inoltre le iniziative legislative in corso in molti degli Stati Membri dell'UE (Belgio, Lussemburgo e Italia) e nei Paesi che hanno già vietato il commercio di prodotti di foca (USA, Messico e Croazia).
"Dopo il Parlamento europeo anche il Consiglio d'Europa si appresta, su proposta della LAV e con l'appoggio dell'On. Azzolini, ad emanare una nuova Risoluzione contro la caccia alle foche" - dichiara Roberto Bennati, vicepresidente LAV - "Un divieto europeo aiuterebbe la fine della caccia, attraverso la riduzione della domanda dei prodotti derivati dalla caccia alle foche. Il bando europeo costituisce quindi un importante messaggio per il Governo canadese, testimoniando che l'Unione Europea non vuole nessun coinvolgimento in questa caccia".
La LAV invita, infine, il Governo Prodi a trasformare in Legge il Decreto interministeriale n. 87 del 2 marzo 2006 (Modalità di applicazione del divieto di importazione in Italia di pelli di foca, per fini commerciali), firmato dagli allora ministri Scajola (Attività Produttive) e Tremonti (Finanze), su iniziativa del vice ministro alle Attività Produttive con delega al Commercio estero Adolfo Urso, che di fatto pone una moratoria vincolando le importazioni - da qualsiasi paese - delle pelli di tutte le foche (anche animali adulti) al regime restrittivo dell'autorizzazione ministeriale.
www.lav.it

Nessun commento: